Martina Donati
Un’artista è generalmente un esploratore, una strana miscellanea tra pensiero e azione alimenta il suo vagare che si snoda tra strade di paesi lontani e riti consumati in stanze sconosciute, le stesse dove le forme diventano materia e dove i colori assumono senso sulla tela. Un nudo, un vecchio, uno sguardo pensante nell’universo cittadino, un raggio di luce che inebria un canneto, sono solo alcuni dei luoghi poetici che Martina Donati, rende abitati, veri, potentemente reali nell’immaginario collettivo con questa mostra, che ha come obiettivo la fusione di pittura e incisione, poesia e prosa. Dopo essere approdata
nell’importante cornice di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, l’artista ha compiuto un percorso lungo e
tortuoso nei sentieri della pittura e dell’incisione. Presenta questo nuovo percorso espositivo, dal titolo “Certe stanze”,
dove le tele si evolvono e diventano materia con la quale plasmare sogni e corpi nudi nello spazio; un percorso che supera
le radici del quotidiano e sospende i colori in un tempo e in un continente indefinito, dove l’intimità di un bagno diventa proiezione di un mondo interiore diverso dallo spazio “occidentale” e dove il colore della pelle diviene strumento di ricordo e memoria. Martina Donati traccia un percorso, una strada dove il visitatore è avvolto da una luce che lo accompagna tra le tele e le incisioni.